L'Io o Dio dietro gli occhi azzurri di Annette

 


"Cercare l'energia divina è un viaggio destabilizzante, un mettersi in continuo disequilibrio, andando di volta in volta a scoprire una parte di sé nascosta in posti e luoghi impensabili. Ma proprio grazie a questo, ci si ritrova a cercare e a liberare ogni giorno un angolo nuovo di terra e di cielo intorno", disse Annette una bambina di 8 anni, a suo zio Luigi totalmente incredulo.

Zio Luigi è un banchiere che per uno strano scherzo del destino, si è ritrovato con una gamba ingessata e la figlia di sua sorella a fargli da aiutante per qualche ora.

"Come fai a dire cose così complicate alla tua età?" le chiede Luigi.

Annette, porgendogli un bicchiere di acqua, gli risponde: "Perché dici che è complicato quello che dico? Se stai fermo quanto mondo puoi conoscere? E se conosci poco mondo, quanta possibilità hai di confrontarti con chi questo mondo lo abita e da esso imparare come reagisci all'amore, al dolore, alla gioia, alla sofferenza e alla bellezza?".

Luigi sorseggia la sua acqua, ascoltando Annette e guardandola con sempre maggiore interesse. Non ha mai passato del tempo con lei, è sempre stato indaffarato, totalmente concentrato sul suo lavoro e i suoi impegni e ora essere semi bloccato in un letto, lo sta mettendo di fronte a questa novità assoluta.

"Vedi zio, fuori dalla finestra oggi c'è un Sole tiepido e inizia a venire giù la neve. Quali sono le sensazioni che il tuo corpo ti rimanda? Cosa questa immagine ti muove e quale parte di te invece ti chiede di non perdere tempo a goderti queste sensazioni? Chi si muove in te come una melodia leggera? E chi invece urla come un despota per importi una sola visione?
Sì, perché se tu ti fermi a vedere, se lasci che la neve si appoggi sulla tua mano, se le lasci mostrarti chi è e cosa può fare per te, se lasci ai tuoi occhi la libertà di seguire la lepre, che saltellando porta il cibo nella sua tana, stai togliendo tempo alla tua vita o stai conoscendo attraverso questa musica dolce chi sei davvero?" Annette lascia queste domande nell'aria e con i suoi grandi occhi azzurri guarda in quelli dello zio che dopo qualche secondo le risponde: "Quante domande mi stai ponendo e nessuna è leggera, sembrano arrivarmi come grossi macigni qui diritte al cuore".

Annette sorride e gli risponde: "Le domande sono come la benzina di un'auto: senza non avrebbe la forza di iniziare il viaggio e neanche di scoprire la meta. Le domande che ti concedono aperture su strade che non volevi vedere o di cui ti sei dimenticato, sono il carburante per ogni viaggio. Puoi andare solo se sai dove vuoi dirigerti, ma per saperlo devi riscoprire chi sei, cosa desideri e questo significa forse trovare Dio o il tuo Io".

Un rumore di chiavi nella toppa fa risvegliare di colpo Luigi. Si guarda intorno confuso, mentre sua sorella Cinzia e Annette la nipotina entrano in casa. Hanno tra le mani delle buste con la spesa.

Annette si avvicina allo zio sul letto e abbracciandolo gli dice: "Ti abbiamo svegliato? Stavi facendo un bel sogno?" e sciogliendosi dall'abbraccio lo guarda con la dolcezza incantata di chi si sta godendo un dono.

Zio Luigi, felice di vedere la bambina, le dice: "Sì amore mio, c'erano degli occhi azzurri magnifici che mi mostravano e mi insegnavano come guardare il Mondo".

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Scrivere mi permette di mettermi in ascolto, di collegarmi alle storie che hanno il desiderio di essere raccontate. Esserne tramite è una gioia difficile da spiegare, anche per uno che di mestiere fa il comunicatore. Entra ad assaporare questo viaggio.