Nonna Rosina e il mio papà, un immagine che ha in sé il profumo di un tempo antico e la potenza di ogni sguardo d'amore intimo, colto solo da chi sa amare. Una foto che mi parla di livelli di amore stratificati: una Madonna che si prende cura del suo bambino, suo marito che con la sua arte riesce a cogliere in uno scatto, una intima tenerezza. Sono nato e vissuto nel mondo delle immagini che raccontano storie, in cui il velo sulla testa se c'è, è perché nel momento in cui si è colto l'attimo, una intuizione ha ricondotto un archetipo della Grande Madre, un principio Isideo insito in ogni femminile Sacro a venir fuori. Potrei viaggiare in questi quadri con un racconto saccente, ma l'essenza è che io, non ho un ricordo vivido della tenerezza di questa donna di inizio secolo scorso, che non aveva il tempo per certe cose, perché la vita era dura, tanto e alcuni gesti erano di troppo. Una carezza poteva rendere i figli troppo deboli per il Mondo così incerto, in cui sarebbero cresciuti a cavallo della guerra. Però l'arte, ha sempre la capacità di raccontare una storia diversa, di mostrare la vera essenza di ogni cuore e qui di cuore ce n'è tanto. Si respira una connessione, una capacità di nutrimento che alimenta oltre il tempo. Ogni mamma è uno scrigno di tesori che va protetto e coccolato, senza la fretta che il Mondo che viviamo ci obbliga a perseguire. Mi immagino il suo canto dolce e sussurrato, dalle labbra leggermente socchiuse e stranamente me lo sento vibrare sulla pelle come se fossi io, il fanciullo ad un palmo da quel respiro. Il figlio nudo è come la verità del cuore, non ha bisogno di essere coperta, la vedi così com'è, bellezza che si irradia! Imparo tanto da immagini come questa, ho chiara la percezione che il tempo non esiste quando una sensazione può attraversare più di ottanta anni, accarezzandomi così.