In ogni aspetto della vita in cui desideriamo qualcosa di nuovo, nasce la necessità di fargli lo spazio giusto per essere collocato.
Se desidero che nella mia stanza ci sia una scrivania nuova,
ho la necessità che questa abbia lo spazio per poterci stare comodamente e
poter essere utilizzata in modo funzionale.
Mi devo quindi occupare di prendermi cura della sua giusta collocazione, di capire
che luce voglio che ci arrivi su e se ci sono accanto le prese di corrente che
mi saranno necessarie per far funzionare tutti gli oggetti che mi saranno utili.
Decidere se voglio che stia addossata alla parete o se invece dovrà avere una
collocazione in mezzo alla stanza, in modo da essere utilizzata da entrambi i
lati. In ogni caso, io dovrò necessariamente fare alcune cose, prima che la
scrivania possa prendere il suo posto: decidere come la voglio, il posto dove
desidero posizionarla e poi fare lo spazio necessario affinché lei stia proprio in quel punto preciso che si merita.
E queste regole valgono per tutto, sono la base per accogliere il nuovo, soprattutto,
è imprescindibile la necessità di fare spazio, per fare in modo che questo
nuovo arrivi a noi, altrimenti il rischio è che non trovando il suo posto non
si senta accettato.
Se desidero qualcosa per me, che sia un oggetto, un lavoro, una relazione
affettiva, se lo desidero veramente, non posso avere le caselle dove dovrebbe
stare, occupate da altro.
Se ho un letto singolo in camera, non potrò accogliere chi amo nel mio letto.
Se l'armadio è stracolmo di vestiti che non uso da anni, non ci sarà spazio per
qualcosa di nuovo che alleggerisca la mia figura, raccontando un me che è
diverso da quello di 15 anni fa.
La mia auto nuova e fiammante non potrà stare nel mio garage se c’è posto per
un’auto soltanto, o sposto la vecchia o compro un garage nuovo.
Anche il cuore per accogliere l'amore ha la necessità di alleggerirsi, se si porta dentro tutte le sofferenze del passato: i fallimenti, le delusioni, le paure, non avrà lo spazio necessario per abbracciare nuove braccia e teneri baci.
Quel pieno non gli concederà un respiro nuovo, perché il cuore appesantito,
pesa sui polmoni.
Le sofferenze del passato sono dei macigni che tolgono il
respiro al futuro.
Puoi vivere con un polmone solo, ma forse farai fatica e potresti aver paura a
correre, giocare e spingerti nell'esplorare il Mondo nella sua bellezza.
Non sono mai stato in mongolfiera, ma mi riprometto di farmi questo regalo quanto prima.
L'immagine però che ho nella testa è quella del fuoco, che rappresenta la
passione, l'energia della vita, che spingendo aria più leggera nel pallone, gli
permette di iniziare ad alzarsi, a sollevarsi da terra, ma è fondamentale che
quello che ancora appesantisce il cesto, venga lasciato andare. Solo alleggerendosi
della zavorra la mongolfiera potrà sollevarsi su nel cielo, offrendoci la
possibilità di passare da una possibile visione circolare, a 360 gradi sul Mondo
intorno, ad una visione che diventa sferica.
Salire sempre di più, ci permette di poter vedere cose che prima non potevamo
osservare nella loro ampiezza, dove le apparenti grandi strutture, quelle che
ci toglievano la possibilità di vedere oltre, ora sono solo dei piccoli puntini
lì sul paesaggio sottostante.
Fare spazio, alleggerire il cuore, donare o lasciare andare ciò che non ci rappresenta più, ci concede scenari e visioni di noi e del nostro Mondo molto più ampie e luminose.
Ci permette di accogliere l'amore nel suo essere dono.
Ti permette di guardarti allo specchio e vederti bella o bello negli abiti
nuovi che ora rispecchiano il tuo amarti profondamente.
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