Quante volte si nasce o rinasce in una vita terrena?


Quante volte si nasce o rinasce in una vita terrena?
Quante sono le voci che ascolto e che mi chiedono di restare, quando io mi sento pronto per andare? 

Sicuramente partire con due domande così intense non è proprio facile, ho dovuto aspettare che trascorresse la Pasqua per capirci forse qualcosa in più. 

Ci sono tante nascite e rinascite in una vita, sia che parliamo della vita dal punto di vista dell'anima, che dal punto di vista del vivere la singola esperienza terrena in cui ora siamo calati.
Se mi concentro per un attimo sulla vita che  sto vivendo ora su questa Terra, mi rendo conto che le rinascite che posso avere sono tante, quanto il desiderio di andare a conoscere sempre più nel profondo chi sono veramente.
Sto vivendo la mia vita o quella costruita per me o intorno a me da altri? 

Se mi accorgo o meglio, quando mi accorgo che ciò che vivo, è il frutto di un soddisfare i desideri o i bisogni altrui, l'unica cosa possibile è morire a quella vita, per poter rinascere in un contesto nuovo.
È inutile pensare di poter gestire questa cosa, questa consapevolezza riportandola nella nostra zona di comfort.
Se mio padre mi vuole ingegnere e io lo sono diventato ma non ne sono felice, perché io voglio essere un meccanico, l'unica cosa che posso fare è ammazzare l'ingegnere e fare il meccanico.
L'unica cosa che mi servirà, sarà stato il viaggio che ho vissuto per diventare ingegnere, gli uomini e le donne che avrò incontrato e che mi avranno arricchito, la scoperta della determinazione di poter realizzare anche i bisogni altrui. Ma soprattutto aver compreso che non si può essere felici, se si realizzano i sogni che gli altri hanno immaginato per noi.

Per sbocciare un fiore nuovo in primavera ha la necessità che il suo seme venga sotterrato in una terra fertile. In una parabola Gesù diceva che il seme deve morire, per rinascere in una forma nuova.
È importante lasciare andare le parti di noi che non ci rappresentano, le parti che come dei rovi o delle piante infestanti non permettono al nostro giardino di nutrirsi e fiorire nel modo corretto.
Tutto quello che mi rende infelice nel rapporto con l'altro, con il mondo e con tutte le difficoltà che giorno per giorno ci possono capitare, può diventare l'energia propulsiva della rinascita. Se la individuo la posso spostare fuori dalla mia vita, decidendo anche di cambiare totalmente il mio approccio.

Mi rendo conto ora rileggendo che tutto questo potrebbe apparire solo filosofico e poco concreto, ma prova a sentire sulla pelle cosa davvero non ti piace e non ti permette di essere felice. Come reagisce il tuo corpo?
Guardati allo specchio e vedi se i tuoi occhi sorridono.

Ora invece pensa o prendi tra le mani qualcosa che hai realizzato per te, con la certezza di averlo veramente desiderato.
Stai sorridendo? 

Il sorriso è una delle manifestazioni più chiare che il nostro corpo ci restituisce. Se c'è, sono felice, se non c'è, non lo sono, non esiste qualcosa al mondo più chiaro di questo.
Non basta allontanare ciò che non siamo più, ma è fondamentale dire sì a ciò che davvero siamo e ci rende felice.
A parole è facile, metterlo in pratica un po' meno, ma è l'azione che il desiderio innesca che permette che tutto sia possibile.

Buona rinascita 😉.

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Scrivere mi permette di mettermi in ascolto, di collegarmi alle storie che hanno il desiderio di essere raccontate. Esserne tramite è una gioia difficile da spiegare, anche per uno che di mestiere fa il comunicatore. Entra ad assaporare questo viaggio.