Non so se anche voi avete la fortuna di avere un nipote saggio, anche un figlio ovviamente andrebbe bene. Io ho più di uno di nipote saggio, ma di questi tempi spesso ho a che fare con il pel di carota. Occhi verdi, capelli rossi al vento anche con la calma piatta, temperamento focoso e l'arrogante saccenza di sapere sempre tutto, condita dal piacere nascosto di avere la capacità di farti arrabbiare in una frazione di secondo. E fino a qui nulla di nuovo per chi ha a che fare con un bambino a cavallo dei 10 anni, se non fosse che ad un certo punto ti viene incontro con la sua curiosità, per aprirti scenari che da tempo facevi difficoltà a comprendere.
"Zio, mi sento una specie di sensazione di ansia, come
se fosse un'urgenza, qui nello stomaco, è una cosa strana, secondo te cosa
è?"
Ora se non l'avessi sentita anche io poco prima, mi sarei
concentrato solo su di lui e non su di me. Quindi andando ad indagare,
scopriamo insieme che non è una sua ansia, ma di qualcosa o di qualcuno
all'esterno. Sentendo sotto sotto che forse quel qualcuno potevo essere io, gli
chiedo umilmente se potevo essere stato io a trasmettergli questa emozione e
lui quasi senza neanche darmi il tempo di rispondere mi dice: "E si, mi sa
che è proprio roba tua. Tu lavori troppo e ti dimentichi di divertirti!"
Ormai completamente genuflesso davanti al piccolo budda gli
chiedo: "Secondo te cosa dovrei fare allora per poter portare a casa i
soldini?".
Lui tranquillo tenendo sempre i suoi occhi chiusi mi dice:
"Tu riposa e arriveranno".
L'ho ringraziato e mi sono andato a stendere un po' sul
letto, dando tanto valore a ciò che mi ha detto e piano piano, mi si è
srotolata davanti agli occhi la dinamica "dell'ossessione", che
spesso la fa da padrona in questo tempo nella nostra società. La corsa continua
a produrre o a cercare come guadagnare quello che ci serve o pensiamo sia
fondamentale per vivere, dimenticandoci dell'importanza di vivere per ciò che è
veramente importante.
Mi sto impegnando tanto per fare quello che mi permetta di
stare meglio, vivendo spesso nell'ansia del domani. Rendendo anche ciò che mi
piace e mi rende felice, una gabbia di scadenze, caricandola di responsabilità,
senza rendermi conto che così perde la giusta luce per poter brillare.
Gli occhi e la voce del mio piccolo guru rosso, in poche e
semplici parole mi hanno ribaltato un piano, in cui avevo perso di vista
l'essenza delle cose, riportando tutto nella giusta prospettiva: solo se mi
dedico con gioia e amore alle cose, posso davvero godere dei frutti, se mi
agito perdo di vista gli obiettivi.
Solo il sorriso, è il metro di ciò che davvero ha valore perseguire nella vita,
il resto rischia di farmi dimenticare la vita stessa.
Ora sono fuori al Sole a godermi il caldo abbraccio di
questa carezza, che il cuore puro di mio nipote mi ha donato. Grato
profondamente alla vita, di avermi concesso la possibilità di avere intorno
tanta bellezza da cui poter attingere di volta in volta, insegnamenti e sorrisi
sinceri.
So che è così anche per te che stai leggendo, concediti se sei stanco, la gioia
di abbeverarti alla sapienza dei bambini che ti sono intorno, quanto più permettiamo ai nostri piccoli saggi di essere accolti, più la ricchezza dei loro occhi aprirà i nostri
cuori.
Non esiste regalo più grande
per noi e per loro.