Io, Incostanza e i desideri che sorridono!

 


Questa mattina mi sono imbattuto per caso, ma su questo non ci giurerei, in una delle donne più affascinanti e magiche che io abbia mai visto. Ero così stupito, da pensare che forse non fosse neppure in carne e ossa tanto era eterea e allo stesso tempo mutevole. Apparentemente non riusciva a stare ferma un attimo ma era come se il suo fluttuare, il suo muoversi, avesse a che fare con il tenere saldamente una rotta verso una terra, seguendo una scia che di volta in volta per quanto non in linea retta, la avvicinava con una velocità incredibile alla sua meta.
La prima cosa che ho notato è che io diversamente da lei, tenevo fieramente il mio timone rigidamente puntato verso la mia terra desiderata.
Il problema è che io ero fermo lì e lei volava, al che le grido ad alta voce: "Hei tu magnifica essenza, ma come fai ad andare così velocemente?"

Lei in un modo strano mi compare al fianco e mi dice: "Se pensi di arrivare alla meta seguendo questo tuo principio, non credo ci arriverai così facilmente", e io stupito le dico: "Quale principio?"

Lei sorridendomi come una bambina mi dice: "Quello del dovere, che ti toglie il sorriso e ti irrigidisce!
Ecco tu pensi che con la costanza e con il concetto di dovere porterai la tua nave in porto verso i tuoi desideri.
Ma io ti ho visto e nello sforzo di voler arrivare, non sorridi più e i tuoi occhi sono diventati tristi. Non c'è realizzazione di nessun desiderio se perdi la gioia, nessun desiderio è davvero tuo se quando lo esprimi non ti sgorga dal cuore un sorriso grato e soprattutto non puoi ottenere qualcosa che è un desiderio appartenente ad altri, anche perché quei desideri lì non ti trasmettono quel sorriso sincero.
Ricorda, solo i tuoi desideri ti permetteranno di conoscere chi sei!".

A questo punto ho iniziato a perdere un po' di rigidità alle braccia e la mia morsa sul volante ha iniziato a diventare più leggera e come se lei rispondesse alle mie domande prima che io le potessi pronunciare, ha continuato andando avanti così: "L'idea che una volta che i nostri veri desideri siano stati espressi, presuppongano uno sforzo per arrivare a noi, è la cosa più folle che possa esserci al Mondo!
È l'ascolto, l'attenzione e il viaggiare per sentieri e mari sconosciuti con fiducia, con il sorriso sulle labbra che ci permettono di saltare da una meta ad un'altra e in questo viaggio scoprire chi sei e chi viaggia con te verso quella meta.
Ogni tentativo di costruire un progetto, una struttura perdendo di vista la gioia è destinato a farti vagare per sempre. Ogni volta che ti carichi sulle spalle l'idea che il progetto senza di te possa naufragare è già profondamente in fondo al mare!
Vivi con la fiducia che ciò che hai desiderato, è parte di te stesso e segui il viaggio nella vita saltando sulle strade che ti verranno incontro senza la presunzione di conoscere la migliore, segui il flusso apparentemente incostante che la sapienza del tuo cuore conosce bene.
Ora vado per il mio viaggio e come vedi se non ti fossi accorto di me, staresti ancora da solo in alto mare!".

Scompare e la vedo andare ora lenta, ora veloce a godersi il mare e per istinto e con il cuore colmo di gioia le grido a gran voce: "Qual è il tuo nome dea preziosa?"

Lei rispondendomi toccandomi il cuore mi dice: "Sono Incostanza! La dea delle scie d'oro!"

 

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Scrivere mi permette di mettermi in ascolto, di collegarmi alle storie che hanno il desiderio di essere raccontate. Esserne tramite è una gioia difficile da spiegare, anche per uno che di mestiere fa il comunicatore. Entra ad assaporare questo viaggio.