A volte mi capita di essere triste, non so se succede
anche a voi.
I motivi possono essere tanti e mi chiedo spesso, quanto sia mia la
responsabilità in questa situazione. Cosa ho detto o fatto, che energia ho
messo dentro un rapporto, per fare poi in modo che questo mi restituisca un
malessere.
Questa predisposizione mi accorgo che accorcia sensibilmente il
tempo dedicato a rimuginare, dando colpe a destra e a sinistra.
Spesso faccio cose che potrei tranquillamente evitare,
come dire qualcosa che potevo tenere per me e che invece accende intorno una
miccia di piccoli fuochi.
A volte penso che la tristezza sia una forma di spinta
verso qualcosa che non vedo ancora chiaramente, un bisogno di correggere il
tiro o avere visione di una strada che potrebbe ad ora essere coperta alla mia
vista.
Sono triste e arrabbiato per esempio il giorno prima che mi arrivi una bella
storia da scrivere o un grosso insegnamento spirituale. È come se il mio Mondo
mi preparasse ad un evento che in qualche modo ne cambierà l'assetto, non lo so
subito e quando poi il giorno dopo accade, ne sono molto felice.
Quindi ho capito che se anche una incomprensione con
un amico, la donna che amo, qualcuno della mia famiglia o per il lavoro mi intristisce, forse sta mettendo le basi se mi pongo in
uno stato di ascolto e accoglienza, per portare nella mia vita e in quella
dell'altro qualcosa di nuovo.
Un aspetto che ci potrebbe fare crescere, se non ci arrocchiamo nella paura di
ciò che la vita ci sta mostrando.
Quindi io per oggi mi godo questa mia sensazione di
tristezza, sapendo che domani avrà una sorpresa piacevole per me.
Ps.
Quasi, quasi mi dispiace anche un po' che sta iniziando a sfumare già...